Le sue opere sono decorate principalmente con la tecnica del LUSTRO PERSIANO, antichissima lavorazione di origine saracena con influenza mongolo - cinese.

Gli arabi la introdussero in Spagna che all'epoca dei Califfi, e successivamente sotto il regno di Aragona, raggiunse il massimo splendore.

In Italia la tecnica del LUSTRO venne per la prima volta impiegata nella bottega artigianale di Mastro Giorgio (secolo XIV), che si può considerare il caposcuola Italiano, e tramandata di generazione in generazione fino ai giorni nostri, limitandone però il suo impiego per la decorazione di vasi e suppellettili in genere. il "LUSTRO PERSIANO" si sviluppa nello smalto ed una cottura speciale che usa l'atmosfera riducente nel raffreddamento.

A differenza di altri preparati, che possono modificarsi con il tempo, il "LUSTRO PERSIANO" è assolutamente inalterabile.
Gli smalti preparati nel laboratorio della Grillini, sono composti da sali metallici, nitrati di oro e di argento.

Questi componenti durante la cottura, in ambiente riducente, con aggiunta di sostanze organiche introdotte nel forno (zucchero, unghie di cavallo,naftalina, erba appena tagliata, pece nera) bruciano e sviluppano fumi che, colpendo gli oggetti, danno colorazioni riflessanti molto particolari e diverse, a seconda delle sostanze introdotte al momento della riduzione .